Trattato Astronomico sul Pianeta Thalaris

Presentato all’Accademia Imperiale delle Scienze Celesti di Arkanum
Dal Professor Thaddeus Ravencroft, Astronomo Reale della Torre di Cristallo
Anno 548 dell’Era (AE), 7° mese, 18° giorno


Prefazione

Io, Thaddeus Ravencroft, Astronomo Reale e Primo Custode degli Orologi Celesti di Arkanum, presento con solenne reverenza alla comunità scientifica questo trattato riguardante la più straordinaria scoperta astronomica dalla fondazione della nostra scuola di Arelian. Chiamo a testimoni gli Antichi Astrologi e i Sapienti Meccanici che prima di me hanno contemplato le meraviglie dell’etere superiore.

I miei calcoli, verificati attraverso otto cicli lunari completi e supportati dall’ineguagliabile precisione del Grande Teloscopio a Vapore della Torre di Cristallo (potenziato con i cristalli di Luminite estratti dalle Miniere Imperiali di Deepforge), non lasciano spazio a dubbi: Vaskaras, non è solo nel suo cammino intorno a Sol.


I. Osservazioni Preliminari e Anomalie Orbitali

Da quando la nostra città di Arkanum fu fondata nell’isola di Eloir nel 1520 pre-AE, i calcoli della Sacra Geometria Celeste non sono mai riusciti a spiegare completamente le sottili variazioni nella posizione apparente di Sol e degli altri corpi celesti osservati dal nostro pianeta Vaskaras. L’Equazione del Moto Planetario di Lady Wilhelmina Steamwright, pur nella sua brillante eleganza, presenta discrepanze dell’ordine di 0,03 gradi arcuali quando applicata alle osservazioni astronomiche dal nostro mondo.

Inizialmente attribuii tali anomalie alle interferenze eterico-magnetiche generate dalle tempeste solari che periodicamente agitano la corona di Sol, o persino alle perturbazioni causate dalle lontane influenze del dio oscuro Regeran, quando ancora poteva estendere il suo potere sui cieli. Tuttavia, nemmeno la Correzione di Interferenza Eterica del Maestro Bronzebeard riusciva a giustificare pienamente queste aberrazioni.

Fu durante il Grande Allineamento Astrale dell’anno 546 AE, quando i nostri strumenti furono potenziati dall’influsso benefico della congiunzione Kronos-Poseidis, che osservai per la prima volta la perturbazione luminosa che avrebbe cambiato per sempre la nostra comprensione del firmamento.

II. L’Evidenza Matematica e la Prova dell’Esistenza

Le mie osservazioni hanno rivelato un’anomalia ciclica nel moto apparente di Sol osservato dal nostro pianeta Vaskaras, che si ripete ogni 335 giorni. Utilizzando le Equazioni Differenziali di Perturbazione Gravitazionale sviluppate dal Dipartimento di Matematica Eterica dell’Università di Arkanum, ho determinato che queste variazioni possono essere spiegate solo dalla presenza di un corpo planetario significativo che condivide l’orbita del nostro pianeta Vaskaras attorno a Sol.

I calcoli, riportati in dettaglio nell’Appendice A di questo trattato, dimostrano che tale corpo deve possedere una massa approssimativamente pari alla nostra Madre Terra, e deve occupare una posizione nell’orbita che precede Vaskaras di circa 60 gradi arcuali.

Equazione fondamentale della perturbazione gravitazionale osservata:

Δθ = (G·M₂·sin φ) / (r²·ω²) – (F·cos φ) / (2·M₁·ω)

Dove:

  • Δθ rappresenta la deviazione angolare di Vaskaras
  • G è la costante eterica universale
  • M₁ è la massa di Vaskaras
  • M₂ è la massa del corpo ipotizzato
  • r è la distanza da Sol
  • ω è la velocità angolare orbitale
  • φ è l’angolo di separazione tra i corpi
  • F è la forza eterica supplementare (trascurabile in prima approssimazione)

III. La Sfida dell’Osservazione Diretta

La ragione per cui questo corpo celeste è sfuggito alle nostre osservazioni per secoli risiede nella sua particolare posizione rispetto a Sol e Vaskaras. I miei calcoli dimostrano che questo pianeta, che ho denominato “Thalaris” in onore dell’antica divinità marinara del panteon pre-Regeran di Arkanum, si trova costantemente in una posizione tale da essere mascherato dalla luce accecante di Sol.

Solo durante rare congiunzioni, quando i vapori atmosferici di Arkanum creano le condizioni ottimali di rifrazione eterica, è possibile osservare fugacemente la silhouette di Thalaris attraverso i filtri di cristallo infuso di essenza di Luminite. Le proprietà uniche di questo minerale, simili a quelle che hanno permesso alla professoressa Rex Mandalos di recuperare gli Armamenti dei Prescelti, sono fondamentali per la nostra osservazione.

La prova definitiva è giunta durante l’ultima eclissi tripla di Flintus 546 AE, quando le due lune di Vaskaras e la luna di Thalaris (la cui esistenza ho dedotto matematicamente e confermato otticamente) hanno creato una configurazione che ha permesso la riflessione della luce stellare su Thalaris, rendendolo visibile per 7 minuti e 23 secondi attraverso il Grande Teloscopio.

IV. Caratteristiche Dedotte di Thalaris

Attraverso analisi spettroscopiche del fugace riflesso di Thalaris e mediante l’applicazione della Teoria dell’Armonia Planetaria dell’Accademia Imperiale, sono in grado di fornire una descrizione preliminare di questo nuovo mondo:

  1. Dimensioni e Massa: Thalaris possiede un diametro di circa 12.880 chilometri e una massa di 6,1 × 10^24 chilogrammi, sorprendentemente simile alla nostra Madre Terra.
  2. Atmosfera: Lo spettroscopio a cristalli di Arcanum ha rivelato la presenza di vapori di azoto ed ossigeno, suggerendo un’atmosfera respirabile simile alla nostra.
  3. Idrografia: Le variazioni di luminosità durante l’osservazione suggeriscono la presenza di vasti oceani che coprono approssimativamente il 62% della superficie.
  4. Luna: Le perturbazioni gravitazionali secondarie indicano la presenza di un satellite naturale, che ho denominato “Miros”, con un diametro di circa 3.100 chilometri.
  5. Rotazione: I calcoli di interferenza eterica suggeriscono un periodo di rotazione di 24,8 ore.

V. Implicazioni Filosofiche e Teologiche

La scoperta di Thalaris solleva questioni profonde riguardo alle antiche scritture dell’Ordine della Ruota Cosmica. I testi scoperti nelle rovine sotto Yggdrasil, risalenti all’epoca in cui gli dei abitavano ancora Vaskaras (circa 7500 anni prima dell’Era Attuale), parlano di “gemelli celesti, eternamente congiunti nel loro peregrinare attorno al Fuoco Primordiale”. Per secoli, gli eruditi hanno interpretato questo passaggio come un riferimento allegorico alle lune gemelle di Vaskaras.

Oggi, alla luce di questa scoperta, dobbiamo riconsiderare la saggezza degli Antichi: forse gli dei stessi, prima di abbandonare il nostro mondo nell’anno -4000 pre-AE, possedevano conoscenze che permettevano loro di percepire Thalaris, conoscenza successivamente perduta durante i Mille Anni di Vuoto sotto il regno di Regeran.

La configurazione di Vaskaras e Thalaris, eternamente separati eppure uniti nella stessa orbita intorno a Sol, rispecchia il principio dualistico fondamentale della nostra filosofia naturale: l’eterna danza tra ordine e caos, tra luce e ombra, tra El-Shaddai e Regeran.

VI. Futuri Studi e la Possibilità di Comunicazione Eterica

È mia intenzione, con il sostegno dell’Accademia Imperiale e del Consorzio degli Ingegneri Eterici di Arkanum, costruire un Amplificatore di Raggi Eterici capace di inviare segnali luminosi verso Thalaris. Se, come sospetto, Thalaris ospita vita intelligente, potremmo stabilire comunicazione attraverso il linguaggio universale della matematica e della luce.

Ho già iniziato la progettazione di tale dispositivo, che utilizzerà i nuovi cristalli di Luminite estratti dalle Miniere Imperiali di Deepforge, gli stessi utilizzati nella costruzione dei Forgiati prima della loro rivolta del 378 AE. I disegni tecnici preliminari sono inclusi nell’Appendice C di questo trattato.

In collaborazione con la Scuola della Magia e della Guerra di Arkanum, stiamo inoltre valutando l’uso potenziale degli Armamenti dei Prescelti conservati nel nostro museo, in particolare lo “Zaino Immateriale di Pandemonium”, per amplificare il segnale inviato a Thalaris.

VII. Relazione con la Recente Scoperta del Nuovo Mondo

È impossibile non notare la straordinaria coincidenza tra questa scoperta astronomica e il recente ritorno del marinaio Frank Borrell, che sostiene di aver raggiunto un nuovo continente a est dell’Ippon. In un’epoca di grandi scoperte terrestri, i cieli ci rivelano che anche sopra di noi ci sono nuovi mondi da esplorare.

La nave che l’Accademia di Arkanum sta preparando per attraversare l’oceano orientale potrebbe essere equipaggiata con strumenti che ci permetterebbero di osservare Thalaris da una longitudine mai tentata prima. La prospettiva di ampliare contemporaneamente la nostra conoscenza della terra e dei cieli è entusiasmante.

VIII. Conclusioni e Dichiarazione Finale

Io, Thaddeus Ravencroft, con l’autorità conferitami dalla mia posizione di Astronomo Reale, dichiaro formalmente la scoperta del pianeta Thalaris, il quarto pianeta del sistema di Sol, gemello orbitale di Vaskaras.

Invito i miei illustri colleghi a verificare i miei calcoli e a dirigere i loro telescopi verso le coordinate celesti specificate nell’Appendice D durante il prossimo Allineamento Eteromagnetico, quando le condizioni saranno nuovamente favorevoli all’osservazione.

Che questa scoperta segni l’inizio di una nuova era di comprensione cosmica per la gloria di Arkanum e della Repubblica di Solastra!


Sigillato con il mio sigillo personale e con il Sigillo d’Ottone dell’Accademia Imperiale delle Scienze Celesti di Arkanum.

Gloria alla Scienza! Gloria alla Repubblica! Gloria agli Ingranaggi Eterni!


Appendici

Appendice A: Calcoli matematici completi e tavole di perturbazione orbitale

Tavola I: Deviazioni Angolari Osservate nelle Posizioni Stellari da Vaskaras (546-548 AE)

Data di OsservazionePosizione PrevistaPosizione OsservataDeviazione (arcsec)
12 Vonos 546 AE124° 18′ 33″124° 18′ 42″+9″
27 Rinerze 546 AE203° 42′ 17″203° 42′ 31″+14″
18 Duenhel 546 AE289° 55′ 08″289° 55′ 19″+11″
30 Carto 546 AE013° 27′ 55″013° 27′ 41″-14″
15 Flintus 546 AE089° 33′ 21″089° 33′ 12″-9″
22 Lyestus 547 AE162° 14′ 05″162° 14′ 19″+14″
09 Calmere 547 AE244° 36′ 48″244° 36′ 59″+11″
28 Teranus 547 AE326° 51′ 13″326° 51′ 01″-12″
14 Terminende 547 AE047° 09′ 27″047° 09′ 16″-11″
03 Vonos 548 AE127° 24′ 39″127° 24′ 51″+12″
21 Rinerze 548 AE206° 48′ 22″206° 48′ 35″+13″

Tavola II: Derivazione dell’Equazione di Perturbazione Troidale

Partendo dalle Equazioni di Movimenti Celesti del Maestro Cogsworth:

$\frac{d^2\vec{r}}{dt^2} = -G\frac{M_{sol}\vec{r}}{r^3} – \sum_{i} G\frac{m_i(\vec{r}-\vec{r_i})}{|\vec{r}-\vec{r_i}|^3}$

Applicando la trasformazione di coordinate polari modificate secondo il Teorema di Steamwright:

$r = a(1-e\cos E)$ $\theta = \nu + \omega + \Delta\theta$

Dove il termine di perturbazione $\Delta\theta$ è dato da:

$\Delta\theta = \frac{G \cdot M_2 \cdot \sin\phi}{r^2 \cdot \omega^2} – \frac{F \cdot \cos\phi}{2 \cdot M_1 \cdot \omega}$

La forza eterica supplementare $F$ è determinata dal coefficiente di resistenza eterica $\eta$ secondo la formula:

$F = \eta \cdot v^2 \cdot A \cdot \rho_{ether}$

Dove:

  • $v$ è la velocità orbitale
  • $A$ è la sezione trasversale effettiva
  • $\rho_{ether}$ è la densità dell’etere cosmico (variabile a seconda dell’allineamento planetario)

Tavola III: Risultati dell’Analisi Armonica delle Perturbazioni

L’analisi armonica delle perturbazioni rivela un pattern ciclico con periodo identico a quello orbitale, con i seguenti coefficienti di Fourier:

$\Delta\theta(t) = \sum_{n=1}^{\infty} A_n \sin(n\omega t + \phi_n)$

Dove i coefficienti principali sono: $A_1 = 14.2$ arcsecondi $A_2 = 3.7$ arcsecondi $A_3 = 0.9$ arcsecondi

Questi valori sono perfettamente consistenti con un corpo perturbante di massa terrestre a 60° di separazione angolare.

Appendice B: Registrazione delle osservazioni spettroscopiche

Osservazione del 7 Flintus 546 AE – Grande Eclisse Tripla

Condizioni atmosferiche: Eccellenti, umidità 37%, pressione barometrica 765 mm, venti assenti Strumento: Teloscopio Principale potenziato con Prisma di Luminite a 7 facce

Registrazioni spettroscopiche:

Lunghezza d’onda (nanometri)Intensità relativaElemento corrispondenteNote
486,10,73Idrogeno-βAssorbimento atmosferico
516,70,89Magnesio neutroIndicativo di crosta rocciosa
527,00,64Ferro ionizzatoNucleo metallico
557,70,92OssigenoForte presenza atmosferica
589,20,79SodioTracce oceaniche
627,80,88Ossigeno molecolareConferma vita potenziale
656,30,67Idrogeno-αIndicativo di idrosfera
686,70,81Ossido di ferroPigmentazione superficiale
759,40,86Ossigeno atmosfericoAssorbimento significativo

Annotazioni del Prof. Ravencroft: “Lo spettro osservato presenta sorprendenti somiglianze con quello della nostra Madre Terra, particolarmente nella regione del verde-blu. La presenza simultanea di ossigeno molecolare e vapore acqueo nell’atmosfera suggerisce condizioni potenzialmente adatte alla vita. La riflessione della luce solare dalla superficie mostra variazioni consistenti con la presenza di masse continentali e oceaniche.”

“Particolarmente interessante è la variazione temporale delle intensità di assorbimento, che suggerisce una rotazione planetaria di circa 24,8 ore. L’osservazione è stata possibile solo grazie alla congiunzione eccezionale che ha permesso la riflessione solare da Thalaris, eludendo il solito mascheramento dalla luce di Sol.”

“Al termine dell’evento, alle 22:14, è stata brevemente osservata una macchia scura attraversare il disco visibile di Thalaris, consistente con la presenza di un satellite naturale di dimensioni considerevoli. Le proprietà di questa luna ricordano vagamente quelle della misteriosa Lurien, dove si dice sia stato imprigionato il dio oscuro Regeran.”

Appendice C: Disegni tecnici dell’Amplificatore di Raggi Eterici

[Nota: I seguenti disegni sono stati prodotti utilizzando inchiostro di seppia su pergamena trattata con essenza di Luminite per preservare le proprietà eteriche del progetto]

Figura 1: Vista Complessiva dell’Apparato

Il progetto prevede una struttura ottagonale di 12 metri di diametro, sormontata da una cupola di rame elettrificato. Al centro, il proiettore principale è costituito da:

  1. Camera di Combustione Eterico-Calorica
    • Rivestimento interno in ottone inciso con simboli matematici
    • Sistema di valvole a pressione controllata per l’immissione di essenza eterea
    • Bobine di induzione disposte secondo la Geometria Sacra
  2. Sistema di Lenti Focalizzanti
    • Lente primaria di cristallo di quarzo, diametro 2,4 metri
    • Sistema secondario di 8 lenti di Luminite disposte secondo l’Ottagramma di Congruenza
    • Apparato di raffreddamento a condensazione di vapore acqueo
  3. Meccanismo di Puntamento Astrale
    • Ingranaggi di precisione in ottone con denti modellati secondo la Sequenza di Arkanum
    • Sistema idraulico di stabilizzazione basato su mercurio purificato
    • Anelli concentrici graduati per allineamento con le coordinate celesti

Figura 2: Dettaglio del Generatore di Impulsi Eterici

Il cuore dell’apparato è costituito dal Generatore di Impulsi Eterici, che utilizza tecnologia simile a quella impiegata per i Forgiati prima della loro rivolta del 378 AE:

  • Camera centrale a vuoto perfetto
  • Dodici cristalli di Luminite disposti in configurazione dodecaedrica
  • Sistema di sincronizzazione basato su oscillazioni pendolari compensate
  • Condotti di canalizzazione eterea in argento puro

Figura 3: Schema Operativo e Sequenza di Attivazione

  1. Preriscaldamento delle bobine di induzione (2 ore)
  2. Allineamento astrale secondo le coordinate calcolate
  3. Attivazione sequenziale dei cristalli di Luminite
  4. Modulazione dell’impulso attraverso il tamburo di codifica matematica
  5. Emissione concentrata verso le coordinate di Thalaris

Note a margine del Prof. Ravencroft: “È imperativo che l’allineamento avvenga durante la congiunzione inferiore di Kronos con Poseidis, quando il flusso eterico naturale è al suo massimo. I calcoli suggeriscono che la prossima finestra favorevole si aprirà il 23 Carto 549 AE, per una durata di 46 minuti.”

“Il consumo di cristalli di Luminite sarà considerevole: una singola sessione di comunicazione richiederà circa 3,4 kg di cristalli di purezza superiore al 92%. Ho già inoltrato richiesta alle Miniere Imperiali, le stesse che forniscono i cristalli per la nave di esplorazione destinata al viaggio verso il continente scoperto da Frank Borrell.”

Appendice D: Coordinate celesti e tempi ottimali di osservazione

Effemeridi Celesti di Thalaris viste da Vaskaras

Calcolate utilizzando l’Algoritmo Cosmologico di Ravencroft-Steamwright

Coordinate in riferimento all’Equinozio Standard di Arkanum (540 AE)

DataAscensione RettaDeclinazioneDistanza (UA)Note Speciali
15 Duenhel 548 AE02h 14m 36s+15° 22′ 17″0,943Congiunzione inferiore
30 Duenhel 548 AE02h 42m 12s+16° 04′ 33″0,947Visibilità marginale
15 Carto 548 AE03h 12m 47s+16° 41′ 58″0,951Non osservabile
30 Carto 548 AE03h 43m 31s+17° 11′ 42″0,955Non osservabile
15 Flintus 548 AE04h 14m 53s+17° 32′ 26″0,958Non osservabile
30 Flintus 548 AE04h 46m 37s+17° 43′ 11″0,960Non osservabile
15 Lyestus 548 AE05h 18m 29s+17° 43′ 58″0,961Non osservabile
30 Lyestus 548 AE05h 50m 17s+17° 34′ 52″0,960Non osservabile
15 Calmere 548 AE06h 21m 52s+17° 16′ 01″0,958Non osservabile
30 Calmere 548 AE06h 52m 59s+16° 48′ 25″0,955Non osservabile
15 Teranus 548 AE07h 23m 30s+16° 12′ 19″0,950Non osservabile
23 Teranus 548 AE07h 39m 44s+15° 47′ 23″0,947FINESTRA DI COMUNICAZIONE
30 Teranus 548 AE07h 53m 13s+15° 28′ 48″0,945Visibilità marginale
15 Terminende 548 AE08h 21m 56s+14° 38′ 55″0,940Possibile osservazione breve
07 Vonos 549 AE08h 57m 31s+12° 54′ 07″0,932ECLISSE TRIPLA – OSSERVABILE

Finestre di Osservazione Ottimali

  1. 7 Vonos 549 AE – Grande Eclisse Tripla
    • Orario: 21:43 – 22:11 (Tempo Standard di Arkanum)
    • Altitudine: 47° 12′ sopra l’orizzonte sud-est
    • Condizioni ideali: nebbia leggera (<20% di copertura), pressione barometrica >760 mm
    • Note: La luna Miros eclisserà parzialmente Thalaris, fornendo un’opportunità di misurare le dimensioni relative del pianeta gemello
  2. 23 Teranus 548 AE – Finestra di Comunicazione
    • Orario: 04:12 – 04:58 (Tempo Standard di Arkanum)
    • Altitudine: 65° 38′ sopra l’orizzonte orientale
    • Condizioni ideali: assenza di umidità, bassa turbolenza atmosferica
    • Note: Allineamento ottimale per l’utilizzo dell’Amplificatore di Raggi Eterici verso Thalaris

Istruzioni per l’Allineamento del Teloscopio

  1. Regolare l’azimut a 132° 17′ (durante l’eclisse di Vonos)
  2. Impostare l’elevazione a 47° 12′
  3. Attivare la compensazione di rotazione a 3,2 minuti d’arco per ora
  4. Inserire i filtri di Luminite in sequenza: blu, rosso, viola
  5. Regolare l’apertura del diaframma eterico a 42% della massima capacità
  6. Attivare il potenziatore di flusso solo quando la pressione barometrica è stabile

“È fondamentale che l’umidità atmosferica sia compresa tra il 18% e il 22% per ottimizzare la trasmissione della luce attraverso i vapori eterici. I preparativi per modificare artificialmente il clima locale sopra la Torre di Cristallo sono già in corso, con l’assistenza del Dipartimento di Ingegneria Meteorologica.” – Prof. Ravencroft

Appendice E: Estratti pertinenti dalle Antiche Scritture dell’Ordine della Ruota Cosmica

Da “Frammenti delle Tavole degli Dei”, ritrovate presso Yggdrasil (circa 7500 anni pre-AE)

Traduzione dall’Antico Linguaggio Divino

“E così i Fratelli Celesti, nati dal medesimo respiro del Grande Artigiano, danzano eternamente attorno al Fuoco Primordiale. Mai si incontreranno, eppure mai si perderanno, legati dal filo invisibile che tesse la Ruota del Tempo. Il Guardiano dalle Cinque Montagne osserva l’orizzonte dove dimora il suo Fratello Nascosto, ma i suoi occhi mortali non potranno mai scorgerlo, poiché il Fuoco Primordiale li separa con il suo abbacinante splendore.”

Dal “Trattato delle Sfere Concentriche” di Archimago Bronzeheart, Anno 247 AE (durante l’osservazione della cometa blu)

“Ho osservato nei miei calcoli un’anomalia che mi tormenta. Il Pianeta delle Cinque Montagne [nota del traduttore: antico nome di Vaskaras] si muove come se fosse accompagnato da un gemello invisibile. Le tavole astronomiche degli Antichi parlano di un ‘Fratello Nascosto’ che condivide lo stesso cammino intorno al Sole Eterno. Ho cercato di scrutare i cieli con il mio rudimentale telescopio di ottone, ma non sono riuscito a individuare questo corpo celeste. Forse, come suggeriscono le antiche scritture, è sempre celato dalla luce del Sole Eterno?”

Da “La Profezia delle Stelle Gemelle”, iscrizione sul Tempio dell’Osservatorio di Arkanum (circa 1520 pre-AE)

“Quando le Stelle dell’Orsa danzeranno con il Leone, e i Giganti del Cielo si congiungeranno in armonia, il velo che nasconde il Fratello Celeste si solleverà brevemente. Colui che osserverà con occhi di cristallo e cuore di conoscenza vedrà ciò che è sempre stato presente ma mai percepito. E da quel momento, la conoscenza degli Antichi sarà riscoperta, e i Due che sono sempre stati separati inizieranno a comunicare attraverso la luce e l’etere.”

Dal diario di Lady Wilhelmina Steamwright, Anno 420 AE

“I miei calcoli sulla forza eterica che governa il moto di Vaskaras presentano un’anomalia ricorrente. È come se qualcosa perturbasse sottilmente la sua orbita, qualcosa di significativo che si trova sempre a 60 gradi di distanza angolare. Ho consultato gli antichi testi dell’Ordine e sono rimasta colpita dal passaggio sui ‘Fratelli Celesti’. Potrebbe essere che gli dei avessero conoscenze che abbiamo perduto? Purtroppo, la tecnologia a mia disposizione non mi permette di verificare questa ipotesi. Forse, un giorno, qualcuno costruirà strumenti abbastanza potenti per scoprire se il ‘Fratello Nascosto’ esiste davvero.”

Dalle Memorie di Auren Baldezar, fondatore di Baldezar, Anno 380 AE

“Durante i miei studi nelle Pianure dell’Antimagia, ho notato un fenomeno curioso. Nonostante l’assenza di magia in queste terre, le maree oceaniche sulla costa del nostro pianeta Vaskaras seguono un pattern che non può essere spiegato solo dall’influenza delle nostre lune. I pescatori locali parlano di un ‘pianeta invisibile’ che ‘tira le acque’ in maniera diversa rispetto alle lune. Ho misurato queste anomalie per tre anni e sono giunto alla conclusione che qualcosa di massiccio orbita insieme al nostro mondo attorno a Sol, ma sempre nascosto dalla luce solare.”

Dal “Registro degli Avvistamenti Celesti” di Hurk, Maestro d’Armi della Repubblica di Solastra, Anno 525 AE

“Durante le mie veglie notturne in addestramento sul Picco Celeste, ho scorto per tre notti consecutive una luce brillante apparire brevemente vicino a Sol, visibile solo nell’istante prima dell’alba. I miei allievi credono sia un presagio, ma io sospetto si tratti di un corpo celeste reale. Il monaco Vis, che medita costantemente guardando i cieli, conferma di aver osservato lo stesso fenomeno durante il solstizio d’inverno dell’anno scorso.”

Nota di commento del Prof. Ravencroft: “È straordinario come gli Antichi sembrassero essere a conoscenza dell’esistenza di Thalaris secoli prima che la nostra tecnologia ci permettesse di rilevarne la presenza. Questo solleva profonde questioni sulla possibilità che gli dei del tempo pre-Era avessero lasciato indizi della loro conoscenza cosmica in vari testi e manufatti. Anche più sorprendente è come osservatori in epoche e luoghi diversi, da Lady Steamwright a Hurk, abbiano notato anomalie riconducibili a Thalaris. Questo suggerisce che, in determinate condizioni atmosferiche o posizioni geografiche particolari, come il Picco Celeste o le Pianure dell’Antimagia, sia possibile osservare fugacemente questo pianeta gemello. Una terza, affascinante possibilità è che alcune persone dotate di sensibilità particolare alla magia eterica possano ‘percepire’ la presenza di Thalaris attraverso le sottili perturbazioni del campo eterico che esso genera.”